Dolore cervicale: le vere cause del dolore e i rimedi che funzionano

19.11.2025

Il dolore cervicale (cervicalgia) rappresenta una delle condizioni muscolo-scheletriche più diffuse al mondo. Si stima che fino al 70% della popolazione adulta ne soffra almeno una volta nella vita, con una tendenza alla cronicizzazione nei soggetti sedentari, esposti a stress o coinvolti in attività ripetitive (Côté et al., 2008).

In questo articolo analizziamo le cause principali del dolore cervicale, i meccanismi alla base e gli approcci più efficaci secondo la letteratura scientifica, con l'obiettivo di offrire una visione chiara, moderna e basata su evidenze

Cause comuni del dolore cervicale

Spesso le persone arrivano in studio convinte che il problema sia una "vertebra fuori posto", un "nervo accavallato" o una "contrattura che non va via". La realtà è diversa e, nella maggior parte dei casi, molto più semplice da affrontare. Il dolore cervicale può originare da molteplici fattori, spesso interconnessi:

  • Disfunzioni muscolari e articolari: tensioni, trigger point, riduzione del range articolare
  • Cattive posture prolungate (es. davanti al PC o alla guida)
  • Stress psico-emotivo, che induce contrattura muscolare persistente
  • Alterazioni della funzione oculare o della mandibola (Kumagai et al., 2018)
  • Riduzione della forza e della resistenza muscolare a livello cervicale e scapolare

Secondo la review di Blanpied et al. (2017), i disturbi cervicali possono essere classificati in sottogruppi clinici: dolore meccanico, disturbi con cefalea, disfunzioni con componente radicolare e disfunzioni associate a deficit del controllo neuromuscolare.

Le cause reali più comuni sono:

1. Tensioni muscolari e articolari

Il collo è pieno di piccoli muscoli che devono lavorare in equilibrio. Se uno si irrigidisce, tutto il sistema perde armonia e la zona diventa dolente e rigida.

2. Posture mantenute a lungo

Non è la postura "sbagliata" a creare il problema, ma la postura prolungata. Stare ore seduti, alla guida o al telefono cambia il carico sul collo e porta a tensione costante.

3. Stress e ansia

Lo stress è un acceleratore potentissimo del dolore cervicale. Il corpo "stringe", la muscolatura resta contratta e il sistema nervoso diventa più sensibile.

4. Occhi e mandibola

Fatica visiva, bruxismo, serramento dei denti: tutto questo influisce sul rachide cervicale, perché forma un unico sistema neuromuscolare.

5. Movimenti ripetitivi

Lavori manuali, sport asimmetrici, allenamenti non equilibrati possono contribuire a irritare la zona.

🧠 Dolore cervicale e sistema nervoso centrale

Molti pazienti con cervicalgia cronica mostrano segni di sensibilizzazione centrale: una risposta amplificata del sistema nervoso al dolore, con aumento della percezione dolorosa anche in assenza di danno tissutale rilevante (Nijs et al., 2014).

Per questo motivo, il trattamento non può limitarsi alla sola zona dolente, ma deve considerare l'intero sistema corpo-mente, integrando lavoro su stress, respirazione e controllo motorio.

🏋️‍♂️ Cosa lo risolve?

Secondo le più recenti linee guida e revisioni sistematiche, l'approccio più efficace è multimodale, e comprende:

1. Esercizio terapeutico

Gli esercizi attivi, in particolare quelli per il rafforzamento dei muscoli cervicali profondi e del complesso scapolare, sono tra i più efficaci per la riduzione del dolore e la prevenzione delle recidive (Gross et al., 2015).

2. Educazione del paziente

Spiegare la natura del dolore, sfatare credenze disfunzionali ("sono storto", "ho le vertebre bloccate") e aumentare la fiducia nel movimento è fondamentale per il recupero.

3. Terapie manuali

Mobilizzazioni cervicali, manipolazioni (con cautela e secondo indicazioni), massoterapia e tecniche miofasciali possono offrire un beneficio a breve termine nel contesto di un piano più ampio (Blanpied et al., 2017).

4. Gestione dello stress e sonno

Numerosi studi (vedi Fernández-de-las-Peñas et al., 2021) evidenziano come stress, ansia e insonnia siano predittori della cronicizzazione del dolore cervicale. Tecniche come respirazione diaframmatica, rilassamento e igiene del sonno dovrebbero far parte della strategia.

🧩 Occhi, mandibola e postura: il ruolo integrato

Sempre più studi dimostrano come vista e ATM influenzino il rachide cervicale, per via di connessioni neuromuscolari e posturali. Nei pazienti con cervicalgia cronica è utile valutare eventuali comportamenti di serramento, bruxismo o affaticamento oculare (La Touche et al., 2019).

🛠️ Conclusione: affrontare il dolore cervicale in modo completo

Il dolore cervicale non è solo una "contrattura". È un fenomeno multifattoriale che coinvolge meccanica, biologia, psicologia e comportamento. Il trattamento più efficace è quello personalizzato, costruito su misura dopo un'attenta valutazione.

Se soffri di dolore cervicale ricorrente, il consiglio è: non aspettare che passi da solo, ma affidati a un professionista formato che possa guidarti in un percorso completo.